martedì, novembre 18, 2003

Oggi sono andato a vedere Winged Migration, girato dall stesso regista di Microcosmos. Il fatto che fosse stato tanto tempo senza fare nulla dipendeva dal fatto che per girare winged migration ci ha messo quattro anni. E' una sorta di documentario sugli uccelli migratori (ma con pochi scopi divulgativi, la voce fuoricampo non la si sente quasi mai, il tutto è soprattutto musica e immagini, e qualche nota messa a sottotitolo), ed è di una bellezza mozzafiato. All'inizio, seguendo le oche lungo la Senna, ti chiedi come accidenti sia riuscito a girare quelle scene, poi dopo un po' lasci da parte le domande e segui gli uccelli nel loro girovagare tra paesaggi mozzafiato, e ti sembra di volare anche con loro, senza peso e senza costrizioni, proiettato in un altro mondo fatto di libertà e spazi infiniti, dove per andare dall'Antartide all Groenlandia passando per il Sahara o per l'Arizona basta aprire le ali. Un film che riaccende il sogno del volo che ora, con aerei ed aeroporti, abbiamo un po'perso, che rimarca i pericoli e le fatiche delle lunghissime traversate ed esalta la nobiltà degli uccelli....veramente poetico e stupefacente.

Se riuscite a trovarlo in un piccolo cinema oppure in video (al cinema rende molto di più però) non perdetevelo.

A presto.

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