martedì, novembre 30, 2010

Viaggi e Natale

Dopo un periodo in cui scrivevo a cadenza quasi settimanale, ora e' piu' di un mese che non aggiorno questo blog. L'ultimo post si intitolava settimana dura post corto, e da quel giorno e' stata sempre piu' dura.
Questo e' veramente un periodo topico, dato che Yasemin ha da finire il semestre e tutti i miei colleghi si accorgono che l'anno sta per finire e le valutazioni di fine anno sono alle porte.

Inoltre, da Thanksgiving (Ringraziamento) a Natale, il traffico impazzisce esponenzialmente, lavorando io vicino al piu' grande centro commerciale dell'area metropolitana di Washington DC. A lavoro, come ogni anno, hanno organizzato degli shuttle per andare al centro commerciale senza dover cercare parcheggio. In compenso pero' ogni team organizza feste di Natale o appuntamenti natalizi a meta' Dicembre. Quest'anno sto cercando di saltarne il piu' che posso, e finora credo cancellero' due appuntamenti con team di lavoro piu' la festa di Natale dell'associazione italoamericana di DC, piu' il meeting Natalizion della Washington Statistical Society.

Un'altra cosa che purtroppo saltero' questo Natale e' un viaggio in Italia. Il mio progetto e' a uno stadio troppo critico per andare via due settimane, quindi niente Europa :(
Prendero' comunque qualche giorno di ferie per andare a svernare a Puerto Rico, e devo dire che, visto il tempaccio che sta facendo in questo giorni (c'e' una possibilita' di neve domenica) sto aspettando lo svernamento con ansia, anche se sono cosi' impegnato che non ho ancora iniziato a preparare un itinerario di viaggio e sto iniziando a sentire il fiato vacanziero sul collo.

Forse non l'ho mai scritto su questo blog, ma sono un travel nerd, e proprio non mi sento a mio agio nell'andare in qualche posto con una guida Frommer appena comprata, ma sento la necessita' di fare un po' di ricerca pre viaggio: ho sempre trovato le guide formato libro un po' penose da consultare, dato che hanno un sacco di roba che non mi interessa insieme a quella utile, e sono indicizzate in maniera pre-diluviana. Quindi, creo le mie guide personali. Forse un giorno le metto in un altro blog (Yasemin dice che dovrei farlo), ma credo che la loro utilita' diminuirebbe alquanto. Avevo trovato la soluzione con NextStop, un sito di viaggi che ti permettava di scrivere raccomandazioni su vari posti, e poi aggregare le tue raccomandazioni, e quelle di altri, per creare una guida personalizzata. L'interfaccia utente di NextStop era ordini di grandezza migliore di quella di altri social travel sites, come virtualtourist o tripadvisor, che trovo a dire il vero confuse e irritanti, e avevo iniziato a usare il sito come diario dei posti dove mi piacerebbe tornare, oppure mandare un amico (attractions, ristoranti, hotels, etc). Conservare business cards e indirizzi davvero non fa per me, dato che tendo a perdere qualsiasi cosa non sia salvata in formato elettronico. Purtroppo Facebook ha comprato NextStop e terminato il servizio, quindi ho dovuto caricare le mie raccomandazioni su Google Maps per non perderle. Ora ripongo le mie speranze su GoGobot (http://www.gogobot.com/) che sembra sia NextStop +VirtualTourist con un'interfaccia utente che mi piace parecchio. Inoltre, dovrebbero caricare le raccomandazioni che avevo NextStop a breve (o almeno cosi' mi hanno promesso).

Un altro sito del quale sono invaghito e' Hipmunk (http://www.hipmunk.com). Usalo una volta e i vary expedia, kayak etc ti sembreranno un pasticcio confuso di dati. Per ora, hipmunk ti permette di comprare solo tramite orbitz, ma il loro recente accordo con ITA Software (http://itasoftware.com/news-events/press-release.html?id=473&rand=711746577) gli permettera' di accedere al database completo di voli a breve. Ora, ITA software e' stata comprata da Google (anche se G sta ancora aspettando l'OK dell'antitrust), quindi non so cosa ne verra' fuori in futuro in termini di integrazione (ma sono piuttosto ottimista).

Ora scappo. Mi ha fatto piacere vedere i vosti eroi dell'infazia su Facebook (nella settimana in cui tutti eravamo cartoni giapponesi o quasi). Devo dire che si puo' imparare tanto sul carattere di una persona a partire da i loro eroi dell'infanzia.

A presto!!

sabato, ottobre 23, 2010

Settimana dura, post corto

Questa e' stata una settimana un alquanto dura, e sto riuscendo solo ora a portarmi un po' a pari con l'arretrato: ho avuto un bel po' di programmazione da fare, e in piu' ho dovuto preparare una presentazione per un seminario che terro' la prossima settimana a George Mason. Le scadenze per la conferenza interna all'azienda e per l'abstract del JSM sono la settimana prossima, ma io non ho ancora iniziato (ergo, non sono ancora in pari).

Non sono ancora riuscito a reinstallare da quando ho il computer nuovo, ma in compenso ho imparato un po' di cose nuove su SAS macro language (che continuo a non sopportare). Mi sono anche risoluto a prendere version control piu' seriamente (lo so Matteo, avrei dovuto farlo anni fa), e ho scoperto in modo un po' casuale un sito di programmazione di base, che consigliero' a qualche collega (e a me, sara' la volta che finalmente imparo a usare python).

Un'altra cosa che ho scoperto riguarda il Giappone. Mi avevan detto che i giapponesi sono bravissimi nel rappresentare informazioni, ma solo ora che sto aiutando mia cognata ad organizzare il suo viaggio in Giappone me ne rendo conto: confrontate l'eleganza e chiarezza delle instruzioni per arrivare a questo albergo di kobe (http://www.portopia.co.jp/en/location/index.html) con, ad esempio, quelle per l'aeroporto di Cagliari (http://www.aeroportodicagliari.com/come_raggiungere_cagliari.htm). Notate come i vari mezzi pubblici abbiano simboli diversi da quelli delle stazioni, e come si possa usare la pagina per avere un sensazione a grandi linee del viaggio e delle distanze, oppure per ottenere informazioni dettagliate su prezzi e tempi di percorrenza. Ho anche chiamato l'albergo per chiedere informazioni, e devo dire che la consierge e' stata fenomenale, quasi come se si fosse studiata le mie domande con grande anticipo. Quando ho visto la mappa, mi sono tornate alla mente molte parole di Edward Tufte (http://www.edwardtufte.com/tufte/).

Dato che sono in vena di citazioni, ve ne lascio con una che tocca sia l'argomento della programmazione, sia quello dell'importanza di estetica e chiarezza anche nella comunicazione tecnica:


Donald Knuth. "Literate Programming (1984)" in Literate Programming. CSLI, 1992, pg. 99.

I believe that the time is ripe for significantly better documentation of programs, and that we can best achieve this by considering programs to be works of literature. Hence, my title: "Literate Programming."
Let us change our traditional attitude to the construction of programs: Instead of imagining that our main task is to instruct a computer what to do, let us concentrate rather on explaining to human beings what we want a computer to do.
The practitioner of literate programming can be regarded as an essayist, whose main concern is with exposition and excellence of style. Such an author, with thesaurus in hand, chooses the names of variables carefully and explains what each variable means. He or she strives for a program that is comprehensible because its concepts have been introduced in an order that is best for human understanding, using a mixture of formal and informal methods that reinforce each other.


sabato, ottobre 16, 2010

New Hampshire

Dopo le mie disavventure con il mio vecchio computer, Lady Godiva II, ho finalmente ricevuto un nuovo laptop per lavoro, ribattezzato Parsifal, che si va ad aggiungersi a Conan (la mia workstation in ufficio) e a Poseidon a casa (il mio laptop non di lavoro).
A casa ho pure Matusalem, un vecchio Pentium III compratomi da Gianluca per pochi dollari ad un'asta della sua universita', e che uso piu' che altro per collegarmi alla stampante, mentre Gianluca si sta prendendo cura di Socrates (un laptop che Yasemin compero' nel 2004 e che continua ad essere il mio laptop preferito per federe DVD o calcio in streaming). Ora Yasemin ha pure un netbook, ha cui non ho dato un nome, e' un laptop di lavoro, anche quello senza nome.
Che ce ne facciamo di cosi' tanti computer? Beh, per lavoro o bisogno di un laptop per partecipare a meeting o lavorare dalla Pennsylvanie mentre Conan trita numeri (o si collega ad altri server che macinano numeri per lui). A casa ho bisogno di Parsifal se voglio collegarmi a Conan o leggere la posta elettronica di lavoro, e di un altro computer per leggere gmail oppure usare software che non sono autorizzato ad installare su Parsifal. Inoltre, so voglio videochattare con Yasemin mentre siamo in due stati diversi, Parsifal non ha webcam.

Ma perche' ho chiamato questo post New Hampshire? Ah si, dopo aver ricevuto Parsifal, ed essermi beccato un raffreddore coi fiocchi, e' arrivato Columbus Day weekend. Negli USA il Lunedi' piu' vicino al 12 Ottobre e' vacanza (Columbus Day), e in genere questa vacanza segna l'arrivo dell'autunno. Lo so che vi ho detto che l'estate finisce (nel senso che chiudono le piscine, l'ingresso a certi laghi e parchi) con labour day, ma il problema e' che fino ad ottobre non sembra autunno (a meno che non vivi a New Foundland o dintrorni): gli alberi sono ancora verdi, non ci sono foglie per terra, ti arrivano ancora code di uragani o tempeste tropicali, e ti becchi qualche giornata da 25 gradi e piu' (quest'anno abbiamo avuto un Settembre con diversi giorni da 30-33+ gradi).  Ad ottobre invece gli alberi cambiano colore, arrivano la pioggia autunnale, e inizi a vedere zucche dappertutto. Io e Yasemin abbiamo deciso di andare nel posto autunnale per antonomasia, il New England. Quando ti fan vedere quelle cartoline e foto autunnali, con gli alberi multicolore, molto probabilmente quelle foto sono state scattate in New England. Il New Hampshire, dicono, ha i colori piu' belli in autunno, anche se negli States e' piu' famoso per il suo motto libertarian:"live free or die", e in Italia probabilmente per Gilmore Girls.

Siamo stati quindi nel sud del New Hampshire. I foliage forecast (qui puoi trovare le previsioni dei colori delle foglie su internet) dicevano che era il weekend giusto quest'anno, ma non l'anno migliore: pare infatti che l'estate secca abbia contribuito a una colorazione non uniforme....bah! Devo dire che NH e' un posto figo per passare un fine settimana. Colline  e monti coperti di alberi dai colori vivissimi (non ho ancora visto le foto che ho scattato ma credo che senza filtro adeguato non abbiano reso), costallato da piccoli laghi dall'acqua blu scuro, e disseminato da cittadine alla Gilmore Girls, appunto. L'autunno e' bello in Pennsylvania e Virginia, ma devo dire che NH davvero non ha confronti. Anche il confinante Vermont, dove siamo stati a cena una sera, non ha quei colori. Qundi, se capitate dalle parti di Boston in autunno, fate una capatina in New Hapshire, magari scalate Mount Monadnock, come abbiamo fatto io e Yasemin (la cima era affollata come un centro commerciale nel periodo natalizio). Mi dispiace non essere riuscito a spingermi a nord fino a Mount Washington (che pare sia il posto piu' ventoso del mondo), ma alla fine e' cosi' ogni volta che vado in un nuovo posto il numero dei posti non visitati dove voglio andare aumenta....

Ora si torna al lavoro. Nuovo laptop, vacanza finita, raffreddore (quasi) passato.

lunedì, ottobre 04, 2010

Aspettando (cyber) Godot

E' un po' che non scrivo.

Cos'e' successo dall'ultimo post? Il settembre piu' caldo che si ricordi a Washington ha dato spazio ad un inizio Ottobre piuttosto freddo e piovoso, abbiamo finalmente portato l'auto di Yasemin dal carrozziere per i ritocchi al lavoro che aveva fatto lo scorso Novembre, e ho speso il primo fine settimana nel nuovo appartamento a Gettysburg, potendo finalmente godermi la veranda prima che fiori e uccelli la disertino durante l'inverno.

Per chi non lo sapesse, l'auto di Yasemin e' stata violentemente colpita da un'altra auto mentre era parcheggiata sotto casa. Oltre 7000 $ di danni (pagati dall'assicurazione del responsabile). Dopo un mese di lavori, ci e' stata restituita come nuova, o quasi. C'erano ancora dei piccoli dettagli da sistemare, e per mesi non siamo riusciti a trovare due giorni in cui lasciare l'auto. Finalmente, due settimane fa, ci siamo riusciti!

Ora credo che questo nostro aspettare un po' troppo abbia influito sul nostro karma: Mercoledi' notte il mio laptop di lavoro muore. L'operazione di riciclaggio dati su una nuova macchina solitamente ci mette tre ore. Oggi e' Lunedi' e sono ancora senza laptop, dato che le consegne di nuove macchine sono stranamente in ritardo (e' possibile che la pioggia fermi i furgoni delle consegne?). Intanto la temperatura, la scorsa notte, e' arrivata intorno ai 7 gradi. Al mio rientro a casa trovo una lettera dell'amministrazione condominiale: pare che abbiamo guardato le previsioni metereologiche e deciso di passare da AC a riscaldamento il 20 Ottobre...20 Ottobre? Apparentemente il sistema condominiale e' cosi' complicato che lo shift richede due giorni di lavoro, e quindi l'amministrazione non vuole passare al riscaldamento se c'e' la possibilita' di avere ancora qualche giornata calda.

Anche il nostro vicino (in Pennsylvania) ha assunto uno stato tipo Godot: sarebbe dovuto partire per la Florida Domenica mattina presto, e invece ce lo ritroviamo di fronte a casa all'ora di pranzo, spiegandoci che ci sono stati dei disguidi ma che si apprestava a partire nel pomeriggio, per superare il traffico di DC e Richmond prima di notte. Alle cinque ricapita intorno a casa, dicendoci che hanno caricato l'auto di bagagli e dovrebbero partire in serata. Quando ho lasciato Gettysburg, poco prima delle nove di sera, la loro auto era ancora li'.

Spero che questo periodo Beckettiano passi prima del fine settimana: io e Yasemin andiamo in New Hampshire (esatto, the "live free or die" state) per un weekend di trekking, e non vorrei avere il secondo atto della mia commedia in aeroporto ;)

venerdì, settembre 17, 2010

Country House

Sono ormai quattro anni che io e Yasemin viviamo in questa condizione di seminomadismo, o nomadismo settimanale: un paio di giorni in Virginia, un paio di giorni in Pennsylvania.

Certo di dettagli e il calendario piu' o meno cambiano ogni paio di mesi, a seconda del calendario accademico di Yasemin e dei miei meeting di lavoro. Inoltre il mio trasferimento da Richmond a DC, e il carpooling di Yasemin due anni fa rendono le cose ancora meno monotone, ma in ogni caso sia io che lei abbiamo la settimana divisa tra VA e PA, cercando di massimizzare l'intersezione in cui siamo nello stesso posto lo stesso giorno.
Di conseguenza, ad Agosto e Gennaio di programmano solitamente le transumanze per i successivi mesi, tenendo conto di pause nel calendario accademico e bank holidays.

Poi c'e' il dilemma dei due appartamenti, che devono essere entrambi riforniti di cibo, vestiti, detergenti e lenzuola, e opportunamente puliti e decorati. Solitamente la metto sull'ironico, dicendo che e' come avere la casa in citta' e quella in campagna (d'altronde, se Robinson Crusoe poteva permettersi questa battuta, perche' non io?)

Mentre stavo a Richmond la situazione era pero' un po' paradossale: dato che Gettysburg alla fine dei conti e' un piccolo centro immerso tra i frutteti della Pennsylvania che vive di turismo e dell'Universita', quello sarebbe stato il posto ideale per la casa di campagna. Invece vivevamo in pieno centro: con traffico bloccato la mattina (per via dei turisti) e TIR la sera, il panettiere, il pasticcere, il caffe' e il pizzaiolo, il cinema e il pub a un isolato di distanza. Intanto, a Richmond vivevo in piena suburbia, per via del fatto che il campus di Capital One e' a Richmond per modo di dire. Sarebbe piu' appropriato dire che sta nel mezzo di un bosco ad ovest di Richmond, ad un uscita dell'autostrada chiamata Capital One Drive. Casa mia era un un complesso residenziale a ridosso di un concessionario Toyota e un outlet di abiti da sposa. Una delle migliori pizzerie di Richmond (a mio parere) era proprio di fronte alla strada, ma si trattava di una strada a quattro corsie senza marciapiede o semaforo per i pedoni. Quindi l'unico modo di lasciare il complesso residenziale in maniera sicura era via auto (oppure tentare la sorte nel fine settimana quando auto ce n'erano meno)...paradossi della suburbia americana.

Quando mi sono trasferito nell'area metropolitana di DC, che i locali chiamano DMV (vi lascio la ricerca del perche') non sono andato a vivere in centro: Capital One non e' in un bosco ma neppure dietro la casa bianca, ma in una zona dell'area metropolitana lato Virginia (NoVA per i locali) chiamato McLean. Di conseguenza ora vivo sempre in un complesso residenziale, ma in un area con fermata metro e marciapiedi, supermercati asiatici e latino americani, e macellai mediorientali.

L'ultimo tassello della rivoluzione e' stato cambiare appartamento anche a Gettysburg. Ora abitiamo il piano terra di una casa vecchia piu' di cent'anni, con i soffitti altissimi, il giardino e un patio che guarda su un viale alberato dove e' vietato parcheggiare le auto. Molto piu' vicino al concetto inglese di country house dell'appartamento passato. Lo studio dove lavoro quando sono a Gettysburg guarda sul patio. Dalla finestra vedo comitive di turisti (a piedi la mattina, in Segway il pomeriggio), scoiattoli, e a volte qualche colibri' (una delle cose piu' belle dell'estate). Ora vi lascio. Sto scrivendo dallo studio che da sul patio, ma devo tornare al lavoro.

PS: Capital One, tramite l'acquisizione di Chevy Chase Bank, e' ora la banca con piu' sportelli qui nel DMV. Enjoy the commercial, purtroppo non l'ho trovato con una definizione migliore
http://www.youtube.com/watch?v=KJU7MBQLcUI

sabato, settembre 11, 2010

Autunno

E' arrivato l'autunno, almeno qui in USa. Agli americani non frega nulla del fatto che fuori ci sono ancora 30 gradi, o che siamo in piena stagione uragani, loro non lasciano che l'estate gradualmente sfumi verso l'autunno nel corso di Settembre.

A loro piacciono tagli netti, quindi dopo labour day (la giornata del lavoro qui non e' il primo Maggio come nel resto del mondo ma il primo Lunedi' di Settembre) tutto volge verso l'autunno: le piscine chiudono (anche quelle condominiali, grrrr), le scuole riaprono (dall'asilo alle universita' tutte nel giro di una settimana), Starbucks introduce caffe' e frullati alla zucca, gli ipermercati smettono il materiale scolastico (che qui si compra con grande anticipo verso agosto) e si riempiono di roba per Halloween, il supermercato internazionale ricomincia ad avere fichi d'india,  e in ufficio i colleghi smettono vestiti estivi e pantaloni chiari (e scarpe bianche)  in favore dei colori piu' classici da ufficio. Molti uffici ritornano al dress code invernale, di solito piu' formale di quello estivo, e il football ricomincia, ma per me non fa troppa differenza, fino all'inizio della stagione NBA a fine Ottobre i programmi sportivi non sono per me. Solo il Congress allunga l'estate, dato che loro si pigliano un'altra settimana di vacanza, e noi a Washington di conseguenza un'altra settimana di traffico ragionevole.

A dire il vero quest'anno la natura ha dato ragione all'america, dato che dopo il passaggio dell'uragano Earl lo scorso fine settimana (che era appunto labor day weekend), la temperatura e' calata 5-10 gradi. Pare che sia abbastanza comune quando un uragano arriva cosi' a nord da raggiungere il Canada.

Probabilmente il fatto che mi sento cosi' fuori sincronia con lo spirito da ultimo weekend d'estate del labor day  e' che sono abituato al fantastico smumare dell'estate in Sardegna (adoro il Settembre sardo), ma anche dal fatto che non ho praticamente mai avuto l'opportunita' di fare vacanza il labor day. Il mio dipartimento in Missouri aveva la brillante idea di fissare gli esami per il PhD il sabato prima di labor day, quindi tutti noi statistici stavamo pensando a convergenze e proprieta' di stimatori piu' che a dove andare in vacanza. Inoltre il periodo che ho passato in Missouri e' stato ricco di uragani che toccavano terra nel Golfo del Messico, causando solitamente pioggia e brutto tempo in tutto il Midwest meridionale. Poi mi sono spostato sulla costa est, ma Yasemin lavora in un'Universita' che non si ferma il labor day (crede non sia buono per gli studenti cosi' vicino all'inizio delle lezioni). Labor day e' sostituito, a Gettysburg College, con due "reading days" senza lezioni prima dei midterms. Fortunatamente quest'anno coincidono con Columbus Day (che qui e' vacanza), quindi se non possiamo celebrare la fine dell'estate all'americana, almeno potremmo celebrare lo zenith dell'autunno!

venerdì, settembre 03, 2010

Dopo anni

Sono anni che non scrivo su questo blog...un tempo questo era il filo piu' diretto con gli amici lasciato in Sardegna, ma poi sono arrivate le urgenze del dottorato, nuovo lavoro, nuova citta', matrimonio, di nuovo nuova citta'. L'ambientameno post dottorato e' stato credo piu' duro dell'ambientamento iniziale. Da studente vivi quasi in una boccia di cristallo, la vita da PhD student e' un certo senso piu' semplice (anche se non hai quasi tempo per dormire e possibilita' economiche molto limitate). Ho trovato piu' duro l'adattarmi ad una nuova situazione lavorativa e sociale nella stessa nazione dove ho completato i miei studi che cambiare nazione per completare i miei studi (escludendo i primi mesi dove capivo a mala pena i locali). Vivere in due citta' allo stesso tempo non ha certo aiutato, anche se di sicuro rappresenta un asso nella manica se devi fare conversazione spicciola.

Questo credo abbia rarificato i miei contatti con l'Italia e i miei amici piu' cari, tenuto il blog muto per anni, e posticipato molti progetti, anche quelli piu' banali come imparare finalmente il turco cosi' da evitare il passaparola trilingue se i miei genitori devono dire qualcosa ai miei suoceri, o riprendere a praticare taijiquan (ricominciato due settimane fa), o imparare a usare ggplot come Wilkinson comanda.

Il mio "essere italiano" ne ha pure risentito. Anche se Yasemin dice che ci metto solo due giorni a ridiventare un'automobilista italiano, la verita' e' che ogni anno mi sento un po' piu' estraneo nell'ambiente che un tempo era di casa. E' normale immagino, dato che ogni anni il mio tempo di permanenza in Italia si riduce, cosi' come il tempo passato a leggere in italiano o a parlare in Italiano (in Missouri parlavo italiano molto di piu', ora parlo in inglese coi miei colleghi italiani). L'ultima cosa che vorrei e' iniziare a vedere la Sardegna e l'Italia con gli occhi del turista (penso di essere ancora molto lontano fortunatamente). 

Ho deciso di provare a raggiungere un livello di turco quasi decente prima del mio nuovo viaggio in Turchia, quindi perche' non provare ad essere un po' piu' in contatto con la mia parte d'oltreoceano? Questo nuovo post e' un primo tentativo, anche se nessuno lo leggera'.

Vediamo se riesco a tenenre un ritmo....

PS: dopo molto tempo, ho visto un film italiano che mi e' piaciuto: Io sono l'amore, di Luca Guadagnino. Non ne sapevo nulla finche' non e' arrivato a Sundance. Quindi se l'avete visto lo scorso anno scusate per il ritardo,  se non ne sapete nulla neanche voi andate a vederlo.