giovedì, gennaio 29, 2004

Spero di non avervi annoiato troppo con i miei appunti di viaggio, o meglio di sosta. Ora sono qui da una decina di giorni, nei quali e' successo:

incontro con il mio advisor con conseguente full immersion di studio i primi gg, che mi hanno consentito di fare la spesa e il bucato solo a metà della prima settimana, al che ho deciso di fermarmi un attimo.

Reincontro con la mia nuova roomate, Kambua, che conoscevo ma che avevo frequentato poco prima. E' stata molto gentile a venire a prendermi all'aeroporto e aprepararmi la vena la prima notte, e pure a portarmi un regalo dal Kenia. Andiamo daccordo per ora, lei è molto abitudinaria e spero di non essere troppo il fattore mutante della sua vita. Ho promesso di insegnarle un po'di cucina italiana, lei ha promesso di insegnarmi a ballare latino americano. Non abbiamo troppo tempo per vederci comunque, dato che lei va a letto alle 10.30 e si sveglia alle 6.30, e alle 7.20 è fuori di casa.

Musica e cibo positivi in questi giorni: abbiamo organizzato una cena a base di pasta alle cozze e pesce spada e tiramisù (tutto dal Mississipi ma i savoiardi da Fonni) e dovremmo fare qualcosa domani a quanto pare. Inoltre ieri io e Kambua abbiamo mescolato salsa di carne Keniana, salsa di pomodoro italiana e malloreddus sardi per ottenendo un ottimo risultato.
Soprattutto sto ottenendo molta soddisfazione da VIC, il mio nuovo basso: infatti ormai lo porto sempre con me a feste dove si suona, dato che mi dà più soddisfazione degli altri bassi, e infatti sarà premiato da un nuovo ampli presto...già, anche perchè un mio collega iraniano che suona rumba con un tipo spagnolo e altri due chitarristi mi ha chiesto se volevo provare a suonare con loro, che gli serviva un bassista. Quindi, anche se deve suonare Gipsy King e simili, anche se è un gruppo con poche pretese che non prova moltissimo, VIC ha bisogno di un nuovo ampli.

Ho rivisto Anne, proprio la sera che sono andato a sentire il mio forse futuro gruppo suonare. Distanza minima tre metri, parole nessuna, io ho salutato con la mano lei ha salutato conla mano. Era buoi ma le ho notato un doppio mento non trascurabile: sarà ingrassata, sarà il nuovo taglio di capelli o ero io che ero troppo innamorato per notarlo prima?

Ho incontrato il primo cinese con una mentalità non cinese: una ragazza che veste molto bene, studia giornalismo e comunicazione ed è appassionata di arte, ma non vuole prendere una professione in campo artistico per paura che poi non riesca a goderne così tanto. Da quel che mi ha detto deve molto alla madre, che le ha insegnato, a quanto dice lei, ad essere sempre tirata, a godersi la vita che è breve, e che a detta della suddetta (di nome Yan) a cinquant'anni ne dimostra trantacinque. Io con gli asiatici faccio ancora fatica a capire l'età, quindi tutti i cinquantenni per me ne dimostrano trentacinque, immagino lei sia più esperta.

Tempo maiale: da quando sono arrivato è nevicato due volte, mi sono beccato una tempesta di ghiaccio e oggi fa meno sette, ieri meno tredici. Nota positiva non tira quel vento gelato che quando fa meno dieci sembra che faccia meno 35. Togliere via mezzo centimetro di ghiaccio dal parabrezza a picchettate è stato comunque divertente, così come far sciare la macchina per farle fare un'inversione a U, o meglio e fiocco di neve.

Ora vi mollo, credo di avervi annoiato abbastanza. Hasta luego!
In aeroporto
Apunti scritti al Jfk di NYC aspettando il volo per STL

Non è possibile riuscire nelle proprie imprese con le sole proprie forze, quindi tante volte nella vita mi è stato provvidenziale, utile, decisivo l'aiuto di tante persone, alcune molto care, altre sconosciute, che il buon Dio mi ha mandato.

Ho sempre cercato il prendere il meglio da chi è intorno a me, anche rischiando di espormi a volte, anche se la mia natura è portata più all'introspezione.
Poi una delle poche persone alle quali mi sono reso completamente aperto e vulnerabile ha mostrato il lato peggiore di sè, lato che io non avevo visto prima (o che non avevo voluto vedere), ferendomi molto...e pensare a tutto quello cui ero disposto a rinunciare per lei!

La cosa più grave è che nel mio animo iniziò ad insinuarsi il dubbio sull'egoismo della gente, sulla facilità con la quale ci si scarica la coscienza, sulla poca importanza che si dà alla felicità altrui. Facile fare generalizzazioni, accusare il popolo del MIdwest figlio di barbari Goti, la mia condizione girovaga, il mio destino, il mondo intero.
Soprattutto mi accorgevo di scrutare le persone in cerca non più dei loro lati più oscuri per premunirmi, perdendo di vista la parte migliore degli uomini. Era un me che non mi piaceva e che non mi piace, e nella mia mente aleggiava la paura che il mio animo avesse dunque perso le sue primavere, che stesse diventando vecchio.

Ci sono voluti i miei amici a Flatland e nelle lande Mediterranee, la mia famiglia e il maestrale, le montagne liguri a picco sul mare per diradare le nuvole intorno al mio cuore. Quando tornai a casa il mio animo era grigio e piovoso come la mia terra in quella vigilia di Natale, quando andai via luminoso come l'improbabile mattino di Maggio che Cagliari mi ha regalato il 17 Gennaio.

Ora sono a NY, fuori nevica. So che l'inverno è ancora lungo e prima che il sole del mio animo diventi consuetudine dovrò vedere probabilmente altri giorni grigi, ma almeno ora ho riscoperto che il mio cuore è come la mia terra: basta un giorno di maestrale per spazzare via tutte le nuvole....e allora eccomi qui, in un aeroporto in terra straniera, aspettando di arrivare nelle grandi pianure, in cerca di vento.