lunedì, ottobre 13, 2003

L'autunno è veramante arrivato. Inizia a fare un po' più di freddo e le foglie cambiano rapidamente colore e volano a mucchi nel vento per poi formare un tappeto sulle strade. E' veramente molto bello, ma anche un po'malinconico perchè poi penso che fra poco gli alberi saranno spogli e lo rimarranno fino a maggio, creando uno scenario triste e in qualche dove anche un po'lugubre.

Autunno tempo di cambiamenti dicevo, e infatti il primo cambiamento è che la moglie del mio roomate ariiva stasera dalla Cina. Lei ha ricevuto il visto per venire in America da poco e i loro piani erano che lei venisse a dicembre e si trovassero una casa per conto loro. Ecco perchè il mio roomate aveva affittato a casa mia anche se era solo per quattro mesi (a fine anno torna il mio roomate ufficiale, una ragazza keniota chiamata Kambua). Ma la moglie di questo qui ha deciso di fargli una sorpresa per il suo compleanno, e la sorpresa è appunto lei. Lui sta iniziando a cercare una nuova casa per loro e un nuovo inquilino per me, ma se non riuscisse a trovarlo mi ha detto che mi paga una parte maggiore delle spese tipo luce e gas per il momento. Staremo a vedere, a me non crea problemi (due braccia in più per le pulizie fanno comodo, soprattutto quando queste due braccia passeranno molto più tempo a casa di me), e magari ne approfito per imparare un po'di cucina cinese.


In settimana è stato tutto abbastanza pieno, con gli allenamenti dato che sabato avevamo un torneo di Kung Fu e noi eravamo la scuola organizzatrice. Il posto prescelto era la palestra di Stephens College, un college nato come college femminile nel 1833 e ancora pieno di palazzi tardo ottocenteschi in mattoni rossi, che facevano una bellissima atmosfera insieme ai numerosissimi alberi con le foglie autunnali (ho fatto alcune foto ma non ho ancora avuto tempo di scaricarle). Cosa più positiva Stephens College è a pochi minuti a piedi da casa mia quindi mi sono potuto alzare non prestissimo.
La cosa peggiore dei tornei di arti marziali invece è la lunghissima attesa che devi sopportare prima di gareggiare, la cosa migliore la danza del leone (simile a quelle che si vedono per il capodanno cinese), che serve ad augurare buona fortuna alla manifestazione. Io non ero in perfette condizioni fisiche, dato che il giorno prima un amico mi ha invitato a casa sua per farmi provare il suo nuovo basso (Ibanez ergodyne, molto accattivante), e l'abbiamo finita a fino e Hot Wings, il che mi ha reso un po'addormentato tutta la mattina e non proprio eccezionale per le gare di forme. Ho fatto meglio nel pomeriggio con i combattimenti però.

Ho anche imparato un po'di cose utili in questi giorni: che il paradenti lo devi bollire per dargli la forma dei tuoi denti (io credevo di averne copmrato uno molto scomodo), che le hot wings si chiamano Buffalo Wings semplicemente perchè il posto che le ha rese famose è un bar a Buffalo NY (proprio la città dove giocano i Buffalo Bills), che central park non è un'area della vecchia isola di manhattan salvata dalla cementificazione ma un'area abitata da contadini le cui capanne sono state distrutte per farne un parco completamente artificiale (i laghetti e le cascate sono prodotti con acqua "di rubinetto"), e che benchè Parigi sia attraversata dalla Senna l'acqua è sempre stata il problema principale, tanto che nel medioevogli allora onnipresenti monaci l'hanno dotata di canali e acquedotti sotterranei. Inoltre, da non credere, i famosi larghi bouleverd parigini sono stati costruiti con lo scopo di rendere più facile all'esercito sedare le rivolte, visto quello che era successo nel 1789.

Sabato è stato un sabato di successi: Mizzou ha battuto Nebraska University a football (la grande rivale che non sconfiggeva dal 1978), e quindi è stata grande festa tutta la notte. Il centro cittadino è stato chiuso al traffico per via della troppa gente per strade e bar. Una cosa mai vista, e devo dire anche abbastanza civile, dato che i tifosi di Nebraska potevano bere tranquilli (forse un po'sbeffeggiati tutto qui). Poi sono riuscito a beccare la TV nazionale venezuelana su internet, e così ho potuto vedere il GP di Suzuka (che in USA il fuso orario fa correre la notte del sabato) e...campioni del mondo!

In ogni caso, se la festa del dopo partita è stata divertente, una cosa che odio è invece il taigate: questo consiste nel parcheggiare la macchina davanti allo stadio (alcuni lo fanno dalla notte prima per trovare posto) e arrivati ore prima della partita si apre il cofano si tirano fuori le birre e si mangia il barbeque preparato sul momento nel parcheggio oppure roba portata da casa....ma dico io, non hai niente di meglio da fare che ubriacarti di birra da quattro soldi in un parcheggio! Per quanto riguarda il tifo in America ho gli stessi dubbi che riguardano la religione. La gente canta e fa casino e al football ci tiene molto, ma non trovo qui quell'alone mistico che c'è nel tifo calcistico da noi. Quella tensione prepartita che ci rende a volte troppo concentrati per fare un pic nic nel parcheggio prima di un match importante. Un po'come quando ogni tanto andando alla messa er i giovani mi ritrovo a volte atmosfere un po'boyscout (senza offendere i boyscout), insomma canzoni da scampagnata ecc, la stessa atmosfera la ritrovo un po'nei tifosi: qui il tifoso va a una scampagnata, in Italia è come se andasse a messa. Potrei anche sbagliarmi, dato che comunque per molta gente il football, o il baseball, sono la cosa più importante, quella per cui i matrimoni finiscono, e come forse per la religione è solo una maniera diversa di vedere le cose, non è che qui le si prende meno seriamente. Poi ovviamente queste sono cose su cui non si può generalizzare troppo, magari in Brasile ci sono tifosi che odiano quegli altri che ballano il samba durante le partite!

In questi giorni si parla molto dei Kansas City Chiefs, una squadra di football di solito perdente che però quest'anno è ancora imbattuta. Fino ad ora Kansas City era famosa solo per il barbeque, che è visto molto seriamente: un mio amico è stato profumatamente pagato per suonare country e classic rock durante un barbeque contest in Kansas City, con decine di migliaia di spettatori e centinaia di concorrenti...e ci crediate o no, anche il Barbeque ha tre stili come il Blues, Mississipi, Texas e Kansas City.

Oggi ho incontrato il mio advisor dopo un mese che lui ha passato in North Carolina a scrivere un libro sulle prior non informative, e mi ha dato un mucchio di roba da fare (roba che metà devo ancora capire come fare), quindi se sono stato più confuso del solito perdonatemi. Alla prossima.

Nessun commento: