sabato, ottobre 23, 2010

Settimana dura, post corto

Questa e' stata una settimana un alquanto dura, e sto riuscendo solo ora a portarmi un po' a pari con l'arretrato: ho avuto un bel po' di programmazione da fare, e in piu' ho dovuto preparare una presentazione per un seminario che terro' la prossima settimana a George Mason. Le scadenze per la conferenza interna all'azienda e per l'abstract del JSM sono la settimana prossima, ma io non ho ancora iniziato (ergo, non sono ancora in pari).

Non sono ancora riuscito a reinstallare da quando ho il computer nuovo, ma in compenso ho imparato un po' di cose nuove su SAS macro language (che continuo a non sopportare). Mi sono anche risoluto a prendere version control piu' seriamente (lo so Matteo, avrei dovuto farlo anni fa), e ho scoperto in modo un po' casuale un sito di programmazione di base, che consigliero' a qualche collega (e a me, sara' la volta che finalmente imparo a usare python).

Un'altra cosa che ho scoperto riguarda il Giappone. Mi avevan detto che i giapponesi sono bravissimi nel rappresentare informazioni, ma solo ora che sto aiutando mia cognata ad organizzare il suo viaggio in Giappone me ne rendo conto: confrontate l'eleganza e chiarezza delle instruzioni per arrivare a questo albergo di kobe (http://www.portopia.co.jp/en/location/index.html) con, ad esempio, quelle per l'aeroporto di Cagliari (http://www.aeroportodicagliari.com/come_raggiungere_cagliari.htm). Notate come i vari mezzi pubblici abbiano simboli diversi da quelli delle stazioni, e come si possa usare la pagina per avere un sensazione a grandi linee del viaggio e delle distanze, oppure per ottenere informazioni dettagliate su prezzi e tempi di percorrenza. Ho anche chiamato l'albergo per chiedere informazioni, e devo dire che la consierge e' stata fenomenale, quasi come se si fosse studiata le mie domande con grande anticipo. Quando ho visto la mappa, mi sono tornate alla mente molte parole di Edward Tufte (http://www.edwardtufte.com/tufte/).

Dato che sono in vena di citazioni, ve ne lascio con una che tocca sia l'argomento della programmazione, sia quello dell'importanza di estetica e chiarezza anche nella comunicazione tecnica:


Donald Knuth. "Literate Programming (1984)" in Literate Programming. CSLI, 1992, pg. 99.

I believe that the time is ripe for significantly better documentation of programs, and that we can best achieve this by considering programs to be works of literature. Hence, my title: "Literate Programming."
Let us change our traditional attitude to the construction of programs: Instead of imagining that our main task is to instruct a computer what to do, let us concentrate rather on explaining to human beings what we want a computer to do.
The practitioner of literate programming can be regarded as an essayist, whose main concern is with exposition and excellence of style. Such an author, with thesaurus in hand, chooses the names of variables carefully and explains what each variable means. He or she strives for a program that is comprehensible because its concepts have been introduced in an order that is best for human understanding, using a mixture of formal and informal methods that reinforce each other.


sabato, ottobre 16, 2010

New Hampshire

Dopo le mie disavventure con il mio vecchio computer, Lady Godiva II, ho finalmente ricevuto un nuovo laptop per lavoro, ribattezzato Parsifal, che si va ad aggiungersi a Conan (la mia workstation in ufficio) e a Poseidon a casa (il mio laptop non di lavoro).
A casa ho pure Matusalem, un vecchio Pentium III compratomi da Gianluca per pochi dollari ad un'asta della sua universita', e che uso piu' che altro per collegarmi alla stampante, mentre Gianluca si sta prendendo cura di Socrates (un laptop che Yasemin compero' nel 2004 e che continua ad essere il mio laptop preferito per federe DVD o calcio in streaming). Ora Yasemin ha pure un netbook, ha cui non ho dato un nome, e' un laptop di lavoro, anche quello senza nome.
Che ce ne facciamo di cosi' tanti computer? Beh, per lavoro o bisogno di un laptop per partecipare a meeting o lavorare dalla Pennsylvanie mentre Conan trita numeri (o si collega ad altri server che macinano numeri per lui). A casa ho bisogno di Parsifal se voglio collegarmi a Conan o leggere la posta elettronica di lavoro, e di un altro computer per leggere gmail oppure usare software che non sono autorizzato ad installare su Parsifal. Inoltre, so voglio videochattare con Yasemin mentre siamo in due stati diversi, Parsifal non ha webcam.

Ma perche' ho chiamato questo post New Hampshire? Ah si, dopo aver ricevuto Parsifal, ed essermi beccato un raffreddore coi fiocchi, e' arrivato Columbus Day weekend. Negli USA il Lunedi' piu' vicino al 12 Ottobre e' vacanza (Columbus Day), e in genere questa vacanza segna l'arrivo dell'autunno. Lo so che vi ho detto che l'estate finisce (nel senso che chiudono le piscine, l'ingresso a certi laghi e parchi) con labour day, ma il problema e' che fino ad ottobre non sembra autunno (a meno che non vivi a New Foundland o dintrorni): gli alberi sono ancora verdi, non ci sono foglie per terra, ti arrivano ancora code di uragani o tempeste tropicali, e ti becchi qualche giornata da 25 gradi e piu' (quest'anno abbiamo avuto un Settembre con diversi giorni da 30-33+ gradi).  Ad ottobre invece gli alberi cambiano colore, arrivano la pioggia autunnale, e inizi a vedere zucche dappertutto. Io e Yasemin abbiamo deciso di andare nel posto autunnale per antonomasia, il New England. Quando ti fan vedere quelle cartoline e foto autunnali, con gli alberi multicolore, molto probabilmente quelle foto sono state scattate in New England. Il New Hampshire, dicono, ha i colori piu' belli in autunno, anche se negli States e' piu' famoso per il suo motto libertarian:"live free or die", e in Italia probabilmente per Gilmore Girls.

Siamo stati quindi nel sud del New Hampshire. I foliage forecast (qui puoi trovare le previsioni dei colori delle foglie su internet) dicevano che era il weekend giusto quest'anno, ma non l'anno migliore: pare infatti che l'estate secca abbia contribuito a una colorazione non uniforme....bah! Devo dire che NH e' un posto figo per passare un fine settimana. Colline  e monti coperti di alberi dai colori vivissimi (non ho ancora visto le foto che ho scattato ma credo che senza filtro adeguato non abbiano reso), costallato da piccoli laghi dall'acqua blu scuro, e disseminato da cittadine alla Gilmore Girls, appunto. L'autunno e' bello in Pennsylvania e Virginia, ma devo dire che NH davvero non ha confronti. Anche il confinante Vermont, dove siamo stati a cena una sera, non ha quei colori. Qundi, se capitate dalle parti di Boston in autunno, fate una capatina in New Hapshire, magari scalate Mount Monadnock, come abbiamo fatto io e Yasemin (la cima era affollata come un centro commerciale nel periodo natalizio). Mi dispiace non essere riuscito a spingermi a nord fino a Mount Washington (che pare sia il posto piu' ventoso del mondo), ma alla fine e' cosi' ogni volta che vado in un nuovo posto il numero dei posti non visitati dove voglio andare aumenta....

Ora si torna al lavoro. Nuovo laptop, vacanza finita, raffreddore (quasi) passato.

lunedì, ottobre 04, 2010

Aspettando (cyber) Godot

E' un po' che non scrivo.

Cos'e' successo dall'ultimo post? Il settembre piu' caldo che si ricordi a Washington ha dato spazio ad un inizio Ottobre piuttosto freddo e piovoso, abbiamo finalmente portato l'auto di Yasemin dal carrozziere per i ritocchi al lavoro che aveva fatto lo scorso Novembre, e ho speso il primo fine settimana nel nuovo appartamento a Gettysburg, potendo finalmente godermi la veranda prima che fiori e uccelli la disertino durante l'inverno.

Per chi non lo sapesse, l'auto di Yasemin e' stata violentemente colpita da un'altra auto mentre era parcheggiata sotto casa. Oltre 7000 $ di danni (pagati dall'assicurazione del responsabile). Dopo un mese di lavori, ci e' stata restituita come nuova, o quasi. C'erano ancora dei piccoli dettagli da sistemare, e per mesi non siamo riusciti a trovare due giorni in cui lasciare l'auto. Finalmente, due settimane fa, ci siamo riusciti!

Ora credo che questo nostro aspettare un po' troppo abbia influito sul nostro karma: Mercoledi' notte il mio laptop di lavoro muore. L'operazione di riciclaggio dati su una nuova macchina solitamente ci mette tre ore. Oggi e' Lunedi' e sono ancora senza laptop, dato che le consegne di nuove macchine sono stranamente in ritardo (e' possibile che la pioggia fermi i furgoni delle consegne?). Intanto la temperatura, la scorsa notte, e' arrivata intorno ai 7 gradi. Al mio rientro a casa trovo una lettera dell'amministrazione condominiale: pare che abbiamo guardato le previsioni metereologiche e deciso di passare da AC a riscaldamento il 20 Ottobre...20 Ottobre? Apparentemente il sistema condominiale e' cosi' complicato che lo shift richede due giorni di lavoro, e quindi l'amministrazione non vuole passare al riscaldamento se c'e' la possibilita' di avere ancora qualche giornata calda.

Anche il nostro vicino (in Pennsylvania) ha assunto uno stato tipo Godot: sarebbe dovuto partire per la Florida Domenica mattina presto, e invece ce lo ritroviamo di fronte a casa all'ora di pranzo, spiegandoci che ci sono stati dei disguidi ma che si apprestava a partire nel pomeriggio, per superare il traffico di DC e Richmond prima di notte. Alle cinque ricapita intorno a casa, dicendoci che hanno caricato l'auto di bagagli e dovrebbero partire in serata. Quando ho lasciato Gettysburg, poco prima delle nove di sera, la loro auto era ancora li'.

Spero che questo periodo Beckettiano passi prima del fine settimana: io e Yasemin andiamo in New Hampshire (esatto, the "live free or die" state) per un weekend di trekking, e non vorrei avere il secondo atto della mia commedia in aeroporto ;)